L’iniziativa di Emilia Romagna In Tour parte dai fatti di cronaca nera più tragici nella storia della città per far scoprire una Parma dimenticata
di Arianna Belloli
Passando da piazza Garibaldi, a Parma, in un tempo che ci sembra ormai lontano, poteva capitare di incappare davanti a una decapitazione.
Poco distante, in Ghiaia, c’erano giorni in cui erano le streghe a venire giustiziate, messe al rogo in pubblica piazza. Sempre nel cuore della città, in anni più recenti, era nascosto un covo di terroristi.
Il centro di Parma nasconde molte vicende tragiche e curiose, che fanno parte di una storia ormai dai più dimenticata.
Con l’obiettivo di far scoprire questi e altri episodi che fanno parte del tessuto culturale e storico cittadino, Emilia Romagna In Tour sta organizzando una serie di visite guidate. Tra queste Parma Noir: un tour nella cronaca nera del passato.
"La nostra volontà è quella di proporre dei tour fuori dall’ordinario, accumunati da una tematica particolare e curiosa – spiega Alessandro Mattioli, amministratore della società -. Facendo anche scoprire alcuni monumenti che vengono di solito trascurati dai classici giri turistici. Un’offerta diversa, quindi, che si è rivelata molto apprezzata. A Parma abbiamo pensato a diverse offerte: Parma noir; Parma segreta, curiosa e misteriosa e una visita guidata tra le architetture sontuose della città".
Emilia Romagna In Tour è nata nell’estate del 2022 ed è attiva su varie città regionali come Reggio Emilia, Bologna, Piacenza, Modena e Scandiano; presto anche a Ferrara.
A Parma ha iniziato a operare dallo scorso novembre riscuotendo l'interesse dei turisti. "I nostri tour a Parma sono stati molto richiesti e le visite finora hanno quasi sempre registrato il numero massimo possibile", commenta Mattioli.
"In particolare queste storie tragiche – spiega la guida turistica Gianluca Ferrari – danno l’occasione per conoscere meglio la città, parlando delle trasformazioni che hanno subito alcuni luoghi a livello artistico e storico. Parma ricorda spesso Maria Luigia, ma prima di lei ci sono state diverse famiglie e personaggi che hanno segnato la città a livello storico e urbanistico".
Si parte quindi proprio da piazza Garibaldi, cuore del centro storico nonché luogo di condanne e pene capitali. Il palco su cui si dava esecuzione alle pene era proprio attaccato a palazzo Fainardi o palazzo del giudice criminale; dal XVIII secolo a oggi è edificio di proprietà privata ma la sua storia è antica e fu anche il primo edificio comunale, intorno al 1150. Era l’Antico Palazzo Civico dove fino al 1221 si convocano assemblee e si riuniscono i consoli e i funzionari civici. Dal 1286 diventa sede del giudice o auditore criminale con le aule del Tribunale di Giustizia e da quel momento viene detto anche palazzo del tormento. Qui si ricorda una storia, in particolare, molto truce, che ha per protagonista la bella e amata Barbara Sanseverino, signora di Colorno, condannata e giustiziata con decapitazione da Ranuccio II Farnese.
Ma non è la sola curiosità che si ricorda della principale piazza cittadina. "Palazzo del Governatore, ad esempio, non era come lo vediamo oggi ma diviso in due palazzi. La statua di Garibaldi inoltre è arrivata solo nell’800 e prima c’era un’altra importante opera realizzata da Petitot", racconta Ferrari.
La piazza è stata scenario di episodi tragici anche nella storia più recente, come l’eccidio di Piazza Garibaldi, per mano dei fascisti, dopo che alcuni partigiani avevano ucciso due membri della Brigata Nera. Nella notte dell'1 settembre 1944 sette prigionieri antifascisti, già stremati da giorni di interrogatori e di torture, vennero fucilati nel cuore della città.
In Piazza Ghiaia, invece, nel 1279 venne messa al rogo Alina, una giovane donna condannata dal Tribunale dell’Inquisizione perché si credeva fosse una strega. Come lei morirono tanti altri eretici.
In piazza della Steccata si ricorda il manierista Francesco Mazzola detto il Parmigianino, il pittore alchimista. Per lui la bellezza fu un valore assoluto che lo fece avvicinare al mondo alchemico quasi con ossessione, racconta Vasari nelle sue Vite. Per rendere i suoi colori perfetti, infatti, Parmigianino usò i materiali più pericolosi come il mercurio e le poveri velenose come il cinabro minerale, che gli causò un precoce invecchiamento e una morte in giovane età.
Il tour Parma Noir passa anche dalla chiesa dell’inquisizione, San Pietro martire, che venne abbattuta nel 1813. Oggi la fontana di piazzale della Pace ne ricalca il perimetro. Sempre nel cuore della città in un passato recente era nascosto anche un covo terrorista.
"Queste visite attirano anche molti residenti, persone che hanno una viva curiosità e voglia di scoprire la propria città e che hanno già conoscenze pregresse in questo senso. Per questo motivo le guide turistiche devono essere molto preparate", continua Ferrari. Gli operatori sono infatti tutti "certificati con regolare patentino rilasciato dalla Regione. Emilia Romagna In Tour propone poi una formula totalmente online, dalla prenotazione al pagamento".
La riscoperta del nostro territorio e la crescita del turismo di prossimità ha visto il boom con l’arrivo della pandemia e delle restrizioni.
E oggi si vede anche il ritorno dei turisti nelle città d’arte dell’Emilia come ai livelli pre-Covid, " e in crescita - conclude Ferrari - perché con la pandemia le persone hanno scoperto di poter visitare luoghi interessanti e curiosi anche a pochi chilometri da casa. Noi guide turistiche non ci siamo mai fermate, cercando di organizzare sempre iniziative che rispettassero le regole di sicurezza e che attirassero un pubblico ‘vicino’, dalle città limitrofe o dalla provincia. Oggi quei turisti ci sono ancora e si aggiungono ai flussi classici su cui possiamo tornare a contare".
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